La Sagra della Castagna e del Tartufo Nero di Bagnoli celebra la 46ª edizione tra profumi d’autunno, giovani, tradizione e migliaia di visitatori accorsi per gustare i sapori autentici dell’Irpinia
La Sagra del tartufo nero di Bagnoli è una delle iniziative sul tartufo più vere e profumate che esistono in Italia, quella che maggiormente sa attrarre i giovani e creare attorno a tutto il paese festa, allegria ed esaltazione della cucina locale tradizionale.
In questi giorni, Bagnoli Irpino vive il secondo e ultimo weekend della Sagra della Castagna e del Tartufo di Bagnoli, appuntamento attesissimo che richiama ogni anno migliaia di visitatori desiderosi di respirare l’atmosfera autentica dell’autunno irpino.

Il tartufo nero di Bagnoli, o mesentericum, è un tartufo complicato: se rappresenta una novità per il panorama internazionale, risulta invece una certezza per il territorio irpino e per la Campania.
Questo tartufo, con profumi intensi, a volte fenici e più decisi, dipendenti soprattutto dall’humus del terreno – come ci spiega Salvatore Lenzi, il maggior referente del tartufo di Bagnoli – crea sicuramente curiosità per noi esperti giunti in Irpinia per selezionare materie prime e preparazioni gastronomiche che lo sappiano esaltare.
La Sagra del tartufo di Bagnoli sa creare attorno a tutto il paese momenti di accoglienza, di ospitalità e di cucina tradizionale. Accanto al tartufo riesce ad esaltare anche le altre preziosità locali come le castagne, le nocciole avellane, il caciocavallo, le noci, piuttosto che tutti i sapori dell’autunno, fino ad arrivare ai salumi irpini e ai grandi piatti che sanno manifestare non solo il tartufo ma anche le carni suine e bovine.
Certamente è una sagra, quella del Nero di Bagnoli, ma io direi soprattutto una festa, perché attorno al tartufo sa creare armonia in un ambiente autunnale di colori e profumi particolari.
In due weekend di ottobre arrivano migliaia e migliaia di persone da tutta Italia.
Il successo della festa è dato da numerosi elementi: innanzitutto dai Sapori dell’Autunno, dalla qualità dell’organizzazione, dall’intrattenimento gioviale e dai tanti giovani che portano allegria e spensieratezza.

Un tartufo complicato, dicevamo, da gestire nella cucina nazionale e internazionale proprio per i suoi sapori molto intensi, che vanno avvicinati nel piatto a sapori morbidi e cremosi, con gli ingredienti giusti che sappiano ammorbidire questi profumi molto impattanti.
Occorre studiare e sperimentare almeno tre piatti simbolo che lo possano elegantizzare, per farli poi trovare in tutti i ristoranti della zona, così da renderlo un protagonista stabile della gastronomia locale.

Il tartufo mesentericum di alta collina, sui 1000 metri, vicino ai pioppi e ai faggi, manifesta note più sfumate, caratteristiche e accattivanti olfattivamente rispetto a quello di pianura, anche se il gusto rimane sempre molto deciso.
Bagnoli e tutta l’Irpinia hanno molto da offrire non solo a livello culinario ma anche architettonico e ambientale, con una visione semplice ma di grande fascino.
La Sagra del tartufo di Bagnoli è la sagra dei giovani e del divertimento, dove tutti vogliono vivere e assaggiare i sapori autunnali dell’Irpinia, tra profumi di bosco, vino novello, musica e sorrisi che animano le vie del borgo.
