Giuseppe Cristini porta il tartufo italiano a Expo Osaka, raccontando il valore di una filiera d’eccellenza: dal bosco alla tavola, tra biodiversità, arte culinaria e seduzione gastronomica
La cultura del tartufo italiano approda nel Sol Levante. Nella settimana della biodiversità, l’obiettivo è sedurre la ristorazione nipponica con quella che viene definita la ricetta della perfezione al tartufo.
Si tratta di un impegno globale, con una settimana ricca di appuntamenti che coinvolgono le figure istituzionali della cucina, dell’imprenditoria e della ristorazione giapponese.

Dopo le tappe di Milano e Dubai, Cristini è atteso a Osaka per raccontare, in chiave accademica, il valore del tartufo italiano a centimetro zero. Un racconto che parte dal bosco e arriva alla tavola, per celebrare una narrazione che unisce l’Italia, capace di esprimere l’eccellenza del tartufo durante tutto l’anno, in tutte le sue varietà, dalla cucina delle trattorie fino all’alta ristorazione stellata Michelin.
Pepite di tartufo nero estivo, globose, mature e di grandi pezzature, verranno presentate in guanti bianchi, grazie al coinvolgimento dei migliori cavatori e commercianti del centro Italia, impegnati nel selezionare autentici brillanti della terra italica, protagonisti di seduzione gastronomica.
Il tartufo sarà grattugiato e lamellato su maccheroncini di Campofilone, conditi con olio extravergine e tartufo a bastoncino, mantecati con formaggi freschi tra cui il Grana Padano, e completati da una generosa grattugiata finale. L’intento è presentare al mondo «la ricetta della perfezione italiana al tartufo», espressione della laboriosità degli artigiani del gusto.

L’Università di Urbino sarà protagonista a Expo Osaka, non solo nella settimana della biodiversità. Il Padiglione Italia prende ispirazione dalla città ideale, territorio simbolo di biodiversità, dove è nato il biologico e dove il tartufo rappresenta una presenza imprescindibile. Una pepita magica che il mondo invidia, emblema di una filiera che parte dal cagnolino e dal cavatore e arriva fino alla grande ristorazione.
A Cristini è affidato un ruolo impegnativo ma prestigioso, in qualità di rappresentante del Montefeltro, terra capace di raccontare un’enogastronomia raffinata e distintiva, apprezzata a livello internazionale. A Osaka è previsto un momento accademico dedicato alla narrazione del tartufo, con l’obiettivo di conquistare il palato e la mente di chef e pubblico.
«Si punta a sedurre la ristorazione nipponica e italiana.
In Giappone sono presenti circa 10.000 ristoranti italiani che attendono Sua Maestà.»
Ai dazi imposti dall’amministrazione Trump si risponde con le pepite di tartufo e con il fascino del Made in Italy, sempre più presente e apprezzato nella ristorazione giapponese.