Roberto Dormicchi è Docente presso l’Alberghiero di Piobbico, piccolo paese dell’entroterra marchigiano, da 20 anni svolge il lavoro di chef. «Triglia di Bosco è il territorio ed io rappresento Piobbico»
Siamo a Piobbico nella cucina di Triglia di Bosco, dove Roberto insegna i segreti di cucina.
Da una sfoglia fatta a mano meravigliosamente composta da farina e uova, io e lui abbiamo preparato tagliatelle, cappelletti e ravioli, tutti realizzati con i suoi insegnamenti.
Quali sono Roberto i segreti per una sfoglia perfetta?
Sono sempre la farina e le uova fresche di giornata, oltre alla maestria delle nonne che attraverso la loro sensibilità mettono in questa scuola d’arte ricca di fascino, di storia di cultura e di tradizione tanto amore; un amore che crea festa, amicizia e il piacere di stare tutti in famiglia seduti ad un tavolo a cucinare e poi a degustare.
I giovani tornano sempre più a chiedere di fare un corso di cucina, che Roberto insegna con leggerezza e competenza. Il cappelletto di Roberto non ha bisogno di condimento, tanto è già pieno e perfetto, anche se lui lo ha voluto preparare con burro e salvia e una grattugiatina di scorza di limone.
Ma Dormicchi non dimentica negli anni i suoi insegnanti di vita, con cui ha trascorso momenti di arricchimento in cucina. Partendo dai cuochi del territorio come Massimo Biagiali, Lucio Pompili, ed infine Mauro Uliassi che è stato un maestro sia di vita che di professione,
Mi ha trasferito le competenze attraverso il suo staff composto da veri professionisti che dedicano la propria vita alla cucina. Ho imparato semplicemente guardando ciò che esprimevano attraverso le proprie competenze e a loro sono sempre infinitamente grato. Non si tratta di rubare i trucchi, ma il capire quanto sacrificio mettono le persone dietro il proprio lavoro per poi acquisire competenze da trasferire a noi stess, e tutto diventa un passaggio di consegne con grosse responsabilità ma che ci riempie di gioia e di soddisfazioni. A questi tre personaggi dico grazie perché mi hanno lasciato un esempio.
Ma Roberto è soprattutto un docente che insegna ai giovani e ai quali offre un esempio fatto di amore e passione, impegno e costanza, partendo dalle cose umili: ad esempio lavando le pentole insieme a loro, spazzare e dare lo straccio per poi cucinare e trasferire le giuste competenze utili ad ottenere grandi risultati.
I giovani sono fonte di energia e mi danno la forza per affrontare quotidianamente il mio mestiere mi insegnano tante cose ed io ho il piacere e la fortuna di condividere con loro ciò che ho imparato. Triglia di Bosco è il territorio ed io rappresento Piobbico, il paese nel quale vivo. Questo è il mio entroterra posto nelle Marche, una regione con comuni fantastici e con persone che credono nei propri borghi, per far conoscere le proprie realtà e tradizioni, attraverso la cucina, l’artigianato e tutto ciò che coinvolge le persone che ci vivono.
Un brindisi finale Roberto lo rivolge a tutte le persone che dedicano un po’ di tempo a cucinare per qualcun altro, perché il gesto d’amore più bello è quello che facevano le nonne nel passare del tempo in cucina per rendere felice la famiglia.