Da Andreina a Loreto, Giuseppe Cristini, direttore dell’Accademia del Tartufo nel Mondo, ha incontrato lo chef stellato Errico Recanati, che lo ha accolto con i piatti della sua cucina dove non manca mai il tartufo

Errico Recanati è il patron chef del ristorante Andreina, stella Michelin a Loreto (AN). Parlando con il suo ospite e narratore del tartufo Giuseppe Cristini racconta e spiega i punti cardine della sua cucina: vita e libertà.

«Vita perché va vissuta e va conosciuto tutto il panorama di ricette, non solo italiane, libertà perché dobbiamo essere liberi di poter esprimerci e rispettare i nostri ospiti e i nostri prodotti: tra tutti il tartufo. Il tartufo è una ricchezza, una primizia, un’esplosione e una sorpresa che nasce sottoterra e che poi va ad impreziosire i grandi piatti».

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Il rapporto con l’ospite per lo chef Recanati è fondamentale, infatti lui lo definisce un gesto d’amore: «chi è ospite nella mia casa viene accolto con classe ed eleganza, e io in primis vado sempre a portare il mio saluto ai commensali».

Quando si parla invece del suo piatto del cuore, il pensiero va a sua nonna Andreina e alla sue polpette cotte in brodo di carne e poi passate sulla brace, croccanti all’esterno e morbidi all’interno, con aglio e prezzemolo ed è per me un piatto importante.

I piatti di Errico Recanati sono un esplosione di sapori autentici, e quando si hanno di fronte dei piatti del genere è un peccato non poter fare una scarpetta col pane, ma in questo lo chef afferma «da me la scarpetta si può fare la scarpetta: è un gesto che viene dal cuore ed è quasi un obbligo, perché fare la scarpetta nel piatto della nonna, della mamma, e nei piatti cucinati con amore, è un gesto nobile».

La giornata passata da Andreina è stata una giornata da incorniciare, e la cornice perfetta sono stati i vini abbinati dal sommelier Matteo Magnapane: abbinamenti perfetti che hanno valorizzato la raffinatezza dei piatti dello chef Errico.

3 minuti 2 anni

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