Nella residenza di Brunico, il Kronplatz Hotel con lo chef umbro Federico Carsili propone un menù a millimetro zero e presto sperimenterà anche la cucina al tartufo
Pochi hotel in Italia, anche di lusso, riescono a esprimere una cucina di alto livello e autenticamente gourmet. Nei Falkensteiner Hotel questo avviene grazie alla ricerca costante di soddisfare il cliente: dopo un lungo viaggio l’ospite può vivere un momento di relax con una cena di profilo internazionale pensata per viaggiatori business e appassionati di enogastronomia.

Welcome home con raffinatezza
Il leitmotiv è “Welcome home” e la filosofia in cucina si traduce in territorialità e stagionalità altoatesina e non solo. La famiglia Falkensteiner possiede hotel di lusso in tutta Europa e la ristorazione, affidata a chef esperti, è uno dei fiori all’occhiello del gruppo.
Un patto di buongusto a millimetro zero
A Brunico abbiamo incontrato lo chef Federico Carsili che, dopo aver girato il mondo, è tornato in Italia. Racconta che “si parte sempre dal grande rispetto per la materia prima locale per poi sperimentare il mondo”.
I Falkensteiner Hotel hanno una clientela internazionale e puntano su piatti stagionali e territoriali, in un vero e proprio patto di buongusto con i produttori a millimetro zero, che forniscono prelibatezze tutto l’anno. Una scelta di cui la regione può andare fiera.
Seven Summit: dalle alte vette il meglio da donare all’ospite
Non mancano piatti internazionali. “Seven Summit” significa apertura verso le cucine dei Paesi vicini: dalla Francia alla Slovenia fino alla Croazia, per sentirsi davvero al centro del mondo.
Un esempio di identità culturale è dato dai formaggi, presenti nella ricca colazione e nel carrello della cena. Tutti affinati in un ex bunker di guerra, oggi trasformato in luogo di stagionatura, diventano specialità uniche e irripetibili.
Lo chef e il team: tra cucina e sala
Per lo chef Federico Carsili gli elementi fondamentali sono passione e scoperta. La direttrice di sala Nadia Ellwegger sottolinea un approccio umile e sincero verso l’ospite, mentre la sommelier Giulia Grilli cura una carta dei vini affascinante. Kate Perez porta in sala un’eleganza quasi danzante, presentando le portate e raccontando il territorio altoatesino.







Managerialità e professionalità per operare al meglio
Quella del Kronplatz è una grande squadra, organizzata in modo verticale ma unita nello spirito: dal commis fino al general manager Peter Knoll, che abbiamo incontrato durante la visita. Tutto funziona con efficienza e armonia: un team che sa emozionare e coccolare l’ospite in un ambiente familiare ma raffinato.

Il turismo come simbolo di una terra meravigliosa
Un altro aspetto fondamentale è il turismo, settore in cui l’Alto Adige è maestro e con cui tutte le Regioni italiane devono confrontarsi. L’auspicio è che anche le Marche continuino a collaborare con il gruppo Falk Tour, valorizzando esperienze sensoriali legate al tartufo, al vino e alla narrazione della bellezza.
